Poiché il segno distintivo del T1DM è l’assenza di funzione delle cellule β, con conseguente mancanza dell'unico ormone ipoglicemizzante, il trattamento ormonale sostitutivo è essenziale per questi pazienti.

Negli ultimi tre decenni si sono accumulate prove a sostegno di una sostituzione intensiva dell'attività β cellulare mediante un trattamento ormonale esogeno intensivo, utilizzando più iniezioni giornaliere o somministrazione continua attraverso una pompa sottocutanea, in quanto fornisce la migliore combinazione di efficacia e sicurezza in questa tipologia di pazienti.¹¹

Gli obiettivi terapeutici delle persone con T2DM dipendono da vari fattori, tra cui l’età, l'aspettativa e la qualità della vita del paziente, la presenza di eventuali comorbidità, la durata della malattia.¹⁰ 

Diverse linee guida, infatti, raccomandano un approccio incentrato sul paziente per la scelta del trattamento farmacologico appropriato della glicemia.¹¹

Inoltre, esistono classificazioni primarie o secondarie di farmaci ipoglicemizzanti che hanno un'influenza significativa sulla scelta della tipologia di trattamento in base alle caratteristiche del paziente:

• profilo di rischio vascolare molto alto 
• complicazioni cardiovascolari 
• complicazioni renali manifestate
• tendenza all'ipoglicemia
• grave sovrappeso.¹²

La terapia nutrizionale medica (MNT) è una pietra angolare della terapia per tutte le donne con diabete mellito gestazionale e circa l'80-90% delle donne è in grado di raggiungere obiettivi terapeutici con la sola MNT.¹⁵ 

Si raccomanda anche un'attività fisica moderata come parte del programma di trattamento.¹⁵

Quando gli obiettivi glicemici non vengono raggiunti con MNT, viene aggiunta la terapia farmacologica.