Effetto della vaccinazione pediatrica di massa sui programmi di vaccinazione esistenti contro l'influenza¹

Utilizzo di un modello di trasmissione dell’influenza stagionale in Inghilterra e in Galles calibrato sui dati ottenuti da 14 stagioni.¹

Utilizzando questi dati, è stata valutata l’incidenza dell’influenza in due gruppi:¹

• popolazione ad alto rischio (individui di età superiore ai 6 mesi a rischio per complicazioni da influenza)
• popolazione anziana a basso rischio (individui maggiori di 64 anni non considerati a rischio)

L’incidenza dell’influenza è stata valutata nei due gruppi in presenza di tre differenti programmi pediatrici:¹

1. vaccinazione dei bambini in età prescolare (2-4 anni)
2. vaccinazione dei bambini di età prescolare e della scuola primaria (2-10 anni)
3. vaccinazione dei bambini di età prescolare, della scuola primaria e secondaria (2-16 anni)

Poiché i bambini sono i driver della trasmissione epidemiologica dell’influenza nella popolazione, la velocità secondo cui sono vaccinati i bambini influenza il burden della malattia nei confronti del resto della popolazione. Per questo motivo, nello studio sono state considerate 3 velocità di somministrazione:¹

1. lenta (uptake vaccinale dal 1 gennaio al 31 gennaio)
2. lineare (uptake dal 1 ottobre al 31 gennaio)
3. veloce (dal 1 ottobre al 31 ottobre)

• Man mano che il programma di immunizzazione pediatrico viene offerto a fasce più estese (dai 4 fino ai 15 anni), il numero dei casi di influenza negli anziani e nei gruppi al alto rischio diminuisce¹
• Inoltre, la velocità mediante la quale viene implementato il programma di immunizzazione pediatrico diventa importante.¹

Una rapida implementazione annuale di un qualsiasi programma di vaccinazione dei bambini della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria, anche in assenza di un programma di vaccinazione per gli anziani, eviterebbe un numero simile di casi a quello che si eviterebbe nel caso in cui il programma di vaccinazione pediatrico fosse condotto gradualmente insieme ad un programma di immunizzazione degli anziani.¹

• Una rapida somministrazione dei vaccini pediatrici garantirebbe protezione sia ai bambini che agli adulti in quanto i bambini rappresentano i driver dell’influenza¹
• Se la campagna di vaccinazione pediatrica venisse conclusa entro la fine di ottobre verrebbe meno la necessità di un programma di immunizzazione per gli anziani a basso rischio.
  Essendo i bambini i driver della trasmissione dell’influenza, è importante non solo l’avvio di programmi di immunizzazione nella popolazione pediatrica ma monitorare anche la velocità secondo cui questi vengono condotti¹