Il paziente con asma grave può sperimentare riacutizzazioni, ovvero episodi caratterizzati da un marcato aumento dei sintomi, che possono essere molto gravi.¹ Anche per questo, questa malattia impatta negativamente sullo stato fisico, mentale, emotivo e sociale dei pazienti.

L’asma grave è una condizione eterogenea costituita da diversi fenotipi.¹ Secondo la Global Initiative for Asthma (GINA) l’asma grave eosinofilico è presente in circa il 50% dei soggetti con asma grave ed è caratterizzato da:

• presenza di eosinofili nell’espettorato
• aumento lieve o moderato di eosinofili nel sangue
• esordio in età adulta
• sovente associazione con rinosinusite cronica e con polipi nasali nella metà dei casi.^3,4

La diagnosi differenziale dell'asma è complessa, ma fondamentale per valutare appropriatamente il paziente.¹⁴ Secondo le linee guida GINA l'approccio raccomandato alla gestione dell'asma difficile da trattare comprende diversi passaggi¹⁴: 

• valutazione dell'aderenza del paziente al trattamento raccomandato e del corretto utilizzo degli inalatori
• verifica della diagnosi di asma
• gestione appropriata di eventuali comorbidità
• riduzione al minimo i fattori scatenanti
• ottimizzazione del trattamento

Un problema importante nella gestione dell'asma, e in particolare dell'asma grave, è l'uso eccessivo del trattamento OCS.14 Le linee guida GINA hanno sempre elencato l'OCS a basso dosaggio come opzione per la terapia aggiuntiva in pazienti con asma grave, ma dal 2014, gli OCS a basso dosaggio sono limitati allo step 5 della gestione.^2,14

Le classi di farmaci attualmente disponibili in Italia per il trattamento dell'asma grave sono gli anticorpi monoclonali.¹⁴

Dopo l'inizio di un trattamento, dovrebbe essere eseguita una valutazione frequente della sua efficacia in termini di miglioramento dei sintomi, riduzione del tasso di esacerbazione e miglioramento della funzione polmonare e della qualità della vita al fine di verificare che il trattamento sia appropriato.¹⁴