La tempestività della diagnosi e del trattamento è una parte fondamentale delle iniziative di controllo del tumore del polmone.1
Identificarne i fattori di rischio e intervenire efficacemente sulla sua gestione comportano un potenziale miglioramento nell'affrontare i ritardi diagnostici e di trattamento.1
L'ultimo decennio ha visto una rivoluzione nella gestione del carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) con notevoli progressi nello screening, nella diagnosi e nel trattamento. Ciò è stato prevalentemente guidato dallo sviluppo di nuove molecole che hanno trasformato questo panorama con significativi miglioramenti negli outcome dei pazienti.2
Per natura e per predisposizione, questo tumore neuroendocrino altamente aggressivo raddoppia rapidamente e si diffonde ampiamente nelle fasi iniziali, tanto che l'80-85% dei pazienti riceve una diagnosi già in stadio avanzato o esteso (ES-SCLC).3 Data la sua velocità di proliferazione una diagnosi rapida e la somministrazione tempestività del trattamento possono influenzarne la sopravvivenza.4