Tumore al polmone: una malattia prevenibile1
Sebbene le rivoluzioni terapeutiche dell’ultimo decennio abbiano modificato considerevolmente il panorama di trattamento del tumore al polmone, l'esito di questa malattia resta generalmente infausto e potrà essere migliorato solo intervenendo su programmi di prevenzione primaria e secondaria.1 Il tumore al polmone è ampiamente percepito come una malattia autoinflitta: si stima infatti che il fumo di sigaretta sia responsabile dell'80-90% dei tumori polmonari negli uomini e del 70-80% nelle donne.1
Gli effetti devastanti del fumo sulla salute generale sono stati ampiamente documentati. Il controllo del tabacco è quindi il mezzo più importante e realizzabile per combattere la mortalità per cancro ai polmoni e per tutte le cause su scala globale.1
Strategie per trattare la dipendenza da tabacco al fine di ridurre la mortalità per tumore al polmone2
Sebbene la cessazione del fumo abbia un ruolo centrale nella prevenzione primaria del tumore al polmone, diversi studi sullo screening attraverso la tomografia computerizzata a basso dosaggio (LDCT) in una popolazione ad alto rischio hanno mostrato una riduzione significativa della mortalità legata a questa neoplasia.3
STUDIO MILD3
È stato il primo studio a riportare un follow-up di 10 anni del programma di screening.3
Vantaggi della LDCT3
Gli studi eseguiti negli ultimi 25 anni in campo di screening del tumore polmonare hanno dimostrato che la TC a bassa dose nei soggetti ad alto rischio per esposizione al fumo riduce in modo significativo la mortalità per tumore del polmone.4
Lo screening del cancro al polmone è una scienza in evoluzione5
Sulla base del consenso degli esperti emerso dal workshop IASLC CT Screening 2022 di Vienna è stata proposta una roadmap quinquennale per far progredire l'implementazione a livello globale di un programma di screening del cancro del polmone di alta qualità.5
Elaborazione grafica da Fig. 4, Rif. 5.
Molti Paesi devono ancora intraprendere numerosi passi per la piena attuazione di questi programmi, ci sono infatti sfide specifiche che dovranno essere affrontate all'interno dei diversi sistemi sanitari.5
Il programma di Rete Italiana di Screening Polmonare (RISP)4
Nel novembre 2021 il Ministero della Salute ha pubblicato il Decreto che finanziava il progetto RISP con l’obiettivo di implementare su tutto il territorio nazionale un programma di screening del tumore polmonare con LDCT, attraverso una rete di Centri ad elevata competenza clinica multidisciplinare.4
I pazienti reclutati sono stati:4
Il progetto RISP si propone di dimostrare la fattibilità di un programma nazionale di screening polmonare con LDCT, la sua capacità di ridurre la mortalità per tumori polmonare e incrementare la cessazione dal fumo con il supporto farmacologico.4
I Centri della Rete italiana screening polmonare sono 18 e sono distribuiti in 15 regioni Italiane.6
Elaborazione grafica da testo, Rif. 6.
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