©AstraZeneca– Codice di Deposito aziendale IT-11368. Pubblicità rivolta ai medici depositata in AIFA il 15/05/2024. Vietata la distribuzione/esposizione al pubblico.
A causa dell’elevata prevalenza di HF e CKD, e i rischi associati, vi è un’importante esigenza clinica insoddisfatta che dovrebbe essere presa in considerazione quando si scelgono strategie preventive nelle fasi iniziali del DMT2.2
È stato dimostrato che il 40% dei pazienti con DMT2 sviluppa nefropatia diabetica.3
Intervenire precocemente permette di ritardare il declino renale.4
Lo scompenso cardiaco e la malattia renale cronica stanno diventando complicanze diffuse nel DMT22
A causa dell’elevata prevalenza di HF e CKD, e i rischi associati, vi è un’importante esigenza clinica insoddisfatta che dovrebbe essere presa in considerazione quando si scelgono strategie preventive nelle fasi iniziali del DMT2.2
Elaborazione grafica da testo, Rif. 2
DMT2: diabete di tipo 2; CKD: malattia renale cronica; HF: scompenso cardiaco; IM: infarto miocardico; PAD: malattia delle arterie periferiche.
La prevalenza della DKD è sottostimata in quanto per la diagnosi si utilizzano solo le manifestazioni cliniche.6
Molti pazienti con DMT2 progrediscono verso la malattia renale diabetica perchè non vengono gestiti adeguatamente:5
Elaborazione grafica da testo, Rif. 5
È stato dimostrato che il 40% dei pazienti con DMT2 sviluppa nefropatia diabetica.3
DMT2: diabete di tipo 2
I pazienti con DMT2 sono esposti a un elevato rischio residuo di complicanze microvascolari, anche se trattati con standard di cura ottimali7
Elaborazione grafica da Fig. 2, Rif. 7
Un intervento multifattoriale con trattamento convenzionale o intensivo (studio STENO-2) non è riuscito a eliminare il rischio di sviluppare nefropatia diabetica nei pazienti con DMT2.7
Elaborazione grafica da testo, Rif. 7
Le attuali linee guida sottolineano l’importanza di controllare i livelli di glucosio nel sangue e la pressione sanguigna per ridurre il rischio di malattie microvascolari correlate al diabete.7
DKD: nefropatia diabetica.
Raccomandazioni della Società Italiana di Diabetologia (SID) e dell’Associazione dei Medici Diabetologi (AMD)8
Elaborazione grafica da testo Rif. 8
Elaborazione grafica da testo Rif. 8
^se la metformina non è controindicata per ridotto eGFR
**Se la metformina non è controindicata per ridotta funzione cardiaca
***Eccetto saxagliptin che non è indicato in caso di scompenso cardiaco
*insieme alla metformina
#insieme a GLP-1 RA (metformina come prima scelta)
°insieme alla metformina e GLP-1 RA
La raccomandazione sui pazienti con eGFR <60 ml/min è debole per carenza di studi clinici effettuati su questa popolazione.8
Si raccomanda la deprescrizione di sulfaniluree e glinidi.8
DMT2: diabete mellito di tipo 2; CV: cardiovascolari; HF: scompenso cardiaco; Met: metformina; Acar: acarbosio;
Pio: pioglitazone; Ins: insulina; eGFR: velocità di filtrazione glomerulare stimata.
DECLARE TIMI 5810
Elaborazione grafica da testo Rif. 10
ASCVD: malattia CV aterosclerotica, MRF: fattori di rischio multipli
FORXIGA® previene il declino renale#11
Elaborazione grafica da Fig. 2B, Rif. 11
Elaborazione grafica da dati testuali, Rif. 12
#rispetto al placebo
*Riduzione rischio relativo (RRR) = (1–Hazard Ratio)x100 = (1–0,53)x100;
**≥40% di riduzione dell’eGFR a valori <60 ml/min/1,73 m2, ESRD, o decesso per cause renali.
° Per ulteriori informazioni fare riferimento al RCP12
eGFR: velocità di filtrazione glomerulare stimata; ESRD: malattia renale allo stadio terminale
FORXIGA® ha ridotto l’outcome composito specifico renale, rispetto al placebo, indipendentemente dalla terapia ipoglicemizzante al basale14
Elaborazione grafica da Figura 3, Rif. 14
FORXIGA®* ha un effetto più robusto e consistente sulla prevenzione dell’insufficienza cardiaca e degli esiti renali rispetto agli eventi cardiovascolari aterosclerotici10
Elaborazione grafica da Figura S4, Rif. 10
*Gli SGLT2i
eGFR: velocità di filtrazione glomerulare stimata; ESRD: malattia renale allo stadio terminale; ASCVD: malattia CV aterosclerotica, MRF: fattori di rischio multipli
L’effetto di dapagliflozin sul declino dell’EGFR è stato coerente indipendentemente dall’EGFR basale15
Elaborazione grafica da Figura S6, Rif. 10
eGFR: velocità di filtrazione glomerulare stimata; ESRD: malattia renale allo stadio terminale;
FORXIGA®
Posologia e modo di somministrazione12
Elaborazione grafica da testo, Rif. 12
#Non sono disponibili dati sufficienti per poter trarre conclusioni in merito all’esposizione nei pazienti di età >70 anni.12
Il trattamento veniva continuato se l’eGFR scendeva a livelli inferiori a 25 mL/min/1,73 m2.12
Elaborazione grafica da dati testuali, Rif. 12
°Per ulteriori informazioni fare riferimento al RCP12
©AstraZeneca– Codice di Deposito aziendale IT-11368. Pubblicità rivolta ai medici depositata in AIFA il 15/05/2024. Vietata la distribuzione/esposizione al pubblico.