Cosa causa alti livelli di potassio nel sangue?

 

Alimentazione, esercizio fisico, condizioni ormonali o patologiche renali possono essere tutte cause di un eccesso di potassio nel nostro sangue. Ma perché e come? 

 

Il potassio

Il potassio, il cui simbolo chimico è K, è uno dei Sali minerali fondamentali per il corpo umano. Il potassio è uno degli elettroliti dell’organismo, minerali dotati di una carica elettrica quando disciolti in liquidi corporei come il sangue. Inoltre è un macroelemento o macrominerale: è richiesto dall’organismo in grandi quantità per svolgere le sue funzioni ed è presente in quantità discrete nell’organismo stesso (grammi o decimi di grammo).

 

L’assunzione e l’eliminazione di potassio: la situazione normale nel nostro organismo

Normalmente, il nostro corpo è in grado di mantenere il livello opportuno di potassio bilanciando la quantità introdotta con la quantità eliminata. L'apporto di potassio al nostro organismo viene assicurato attraverso l’alimentazione, quindi con cibi ricchi di potassio (come banane, frutta secca) e/o bevande contenenti elettroliti (tra cui il potassio), mentre viene eliminato principalmente attraverso la minzione. Oltre alle urine però, il nostro corpo smaltisce una parte del potassio in eccesso attraverso l’apparato digerente e con la sudorazione.

 

 

Questo è quello che avviene nella normalità. I reni sani hanno la capacità di regolare l’escrezione di potassio in modo da adattarsi ad eventuali variazioni dietetiche.

I valori del potassio nelle persone sane

Per comprendere l'Iperkaliemia è importante sapere quali sono i valori normali ematici. La concentrazione di potassio nel sangue (anche detta potassiemia o kaliemia) è ottimale quando compresa tra 3,5 e 5,0 mEq/L. Il valore misurato può dipendere da diversi fattori: 

  • ormoni
  • pH del sangue
  • tipologia di dieta
  • funzionalità renale
  • ritmo circadiano.

 

I valori di potassio nell’iperpotassiemia

L’iperkaliemia o iperpotassiemia è un eccesso di potassio nel sangue. Si verifica quando le concentrazioni plasmatiche di potassio superano i 5,0 mEq/L. In alcuni casi le concentrazioni sieriche di potassio arrivano addirittura a superare i 6,5 mEq/L: in questa evenienza si deve prestare la massima attenzione e intervenire tempestivamente con le soluzioni migliori.Secondo alcuni è possibile classificare e distinguere tre tipologie di iperpotassiemia:

  • iperpotassiemia lieve: valori compresi tra 5,0 e 5,9 mEq/L;
  • iperpotassiemia moderata: 6,0-6,4 mEq/L;
  • iperpotassiemia severa: > 6,5 mEq/L.

Il contrario dell'iperkaliemia, l'ipokaliemia, è invece una carenza di potassio nel sangue.

 

Le possibili cause dell’iperpotassiemia

Il potassio alto nel sangue può avere molteplici cause e può riscontrarsi in diverse condizioni. 


Iperkaliemia da ridotta escrezione di potassio
Ci sono numerose possibili motivazioni per cui può verificarsi questo tipo di iperkaliemia:

  • Oliguria o anuria: può verificarsi quando un soggetto elimina in modo ridotto il potassio attraverso i reni, quindi con la minzione. Se la persona è già in una condizione di insufficienza renale cronica, i valori di potassio aumentano molto più velocemente rispetto ai pazienti con reni in buona salute. In questo caso infatti si parla di reni che sono già in difficoltà per la loro capacità escretoria.
  • Riduzione del volume ematico: questa condizione può causare una riduzione dell’escrezione del potassio. In questo caso, la quantità di volume che attraversa il glomerulo renale è ridotta: di conseguenza, anche la quantità di liquido pronto per l’espulsione sarà ridotta.
  • Malattie tubulo-interstiziali: parliamo delle malattie renali che coinvolgono le parti dell’interstizio e del tubulo del sistema renale, ad esempio: LES, anemia falciforme, rigetto di rene trapiantato.
  • Cause endocrine: spesso l’iperkaliemia può essere causata da condizioni ormonali. Un esempio è il deficit di aldosterone, un ormone molto importante per la pressione arteriosa e il volume ematico. Nel caso in cui si verifichi un calo di aldosterone si va incontro a una riduzione del riassorbimento di sodio mentre il potassio viene trattenuto nel circolo ematico. Ecco quindi che si verifica l’iperpotassiemia.

 

Lo stesso meccanismo può accadere nel caso di un calo di cortisolo: se questo ormone viene a mancare, l'apporto di potassio al sangue aumenta esponenzialmente.

 

Iperkaliemia da fuoriuscita del potassio dai tessuti
Vi sono molte condizioni in cui, in seguito a un danno cellulare, il potassio viene irrimediabilmente rilasciato nel circolo ematico. Alcuni esempi sono:

  • traumi di tipo fisico
  • emorragie interne, che possono conseguire ai traumi appena citati
  • infezioni, che possono portare a conseguente necrosi cellulare
  • esercizio muscolare severo, ad esempio in caso di discipline molto intense come il rugby o la corsa di una maratona

 

Una condizione trattabile

Nonostante possa avere numerosi fattori scatenanti, l’iperkaliemia resta una condizione trattabile e affrontabile. È fondamentale individuare le prime avvisaglie della iperpotassiemia e rivolgersi poi al proprio medico curante per condurre gli opportuni esami del sangue e poter iniziare il trattamento più adeguato alle proprie esigenze.

 

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