Ridurre i fattori di rischio dell'asma

Asma: una condizione complessa

L’asma è una malattia cronica complessa caratterizzata da un’infiammazione delle vie aeree. L’infiammazione genera iperreattività bronchiale che, a sua volta,causa attacchi d’asma, riducendo la funzionalità respiratoria. Se non trattati in modo adeguato, gli attacchi d’asma possono essere anche molto gravi e addirittura fatali. Nella genesi di questa patologia concorrono sia fattori genetici e di predisposizione familiare, sia fattori ambientali. E' una delle patologie più diffuse al mondo: non vi sono paesi in cui non è presente, seppur in diversa misura e rappresenta anche un importante problema di sanità pubblica poiché la prevalenza è in netto aumento (attualmente si aggira intorno al 6-9%).

 

 

Quali sono i sintomi dell'asma?

I sintomi dell’asma differiscono da persona a persona e, nel tempo, possono cambiare anche nella stessa persona. Generalmente una persona con asma accusa sintomi come: difficoltà respiratoria, respiro sibilante, provocando un senso di costrizione toracica. Talvolta nel soggetto asmatico può presentarsi una tosse persistente, accentuata da sforzo, sbalzi termici e inalazione di sostanze irritanti.

 

 

Asma e allergeni

C'è una chiara connessione tra asma e atopia, anche se questa connessione non è assoluta. Gli individui atopici sono più inclini a sviluppare l'asma e gran parte della prevalenza dell'asma può essere collegata a specifiche allergie. Tuttavia, non tutti gli individui atopici sviluppano asma e non tutti gli asmatici presentano risposte allergiche rilevabili. Gli allergeni che provocano asma allergico possono essere stagionali – i pollini che seguono le diverse fasi di fioritura delle piante – ma anche di carattere perenne, cioè sempre presenti nell’ambiente (acari della polvere, epitelio di animali domestici e non domestici, muffe, ecc.). .

 

 

Limitare i fattori di rischio per migliorare la gestione dell'asma

Come anticipato, l'asma è una patologia caratterizzata da fattori genetici e ambientali. Numerosi studi hanno accertato l'importanza di alcuni di questi fattori nell'insorgenza dell'asma o delle crisi asmatiche, come, ad esempio, il fumo di tabacco e l'inquinamento.

I fattori di rischio ambientali:

  • Fumo di tabacco: è stato dimostrato che il fumo attivo è un fattore di rischio per lo sviluppo dell'asma, le donne che fumano sono particolarmente a rischio. Stranamente però la prevalenza di fumatori tra gli asmatici è quasi la stessa che nella popolazione generale: ciò che cambia è la maggiore difficoltà nella gestione e controllo dell'asma nei fumatori asmatici rispetto ai non fumatori poiché, nei primi, il fumo aumenterebbe l'insensibilità ai corticosteroidi;
  • Inquinamento: da circa 20 anni, è stata riconosciuta una sostanziale disparità nella prevalenza dell'asma tra i bambini che abitano i centri urbani rispetto a quelli che abitano in campagna e il miglioramento della qualità dell'aria ha dimostrato avere una ripercussione positiva nei confronti delle malattie respiratorie;
  • Ambiente di lavoro: l'asma professionale è una forma di asma spesso sottovalutata e quando non viene riconosciuta può portare alla progressione della malattia. I fattori che possono causare l'asma nell'ambiente di lavoro sono farine, enzimi (derivati da piante e animali), gomme, alimenti, tabacco, alcuni polimeri, anidridi acide, metalli e altre sostanze chimiche;
  • Allergeni: l'esposizione ad allergeni abitualmente dispersi nell'ambiente può provocare asma allergico. Tra questi, pollini, peli di animali domestici, acari della polvere

 

 

I fattori di rischio genetici:

La conoscenza riguardante il ruolo dei geni nell'asma è ancora limitata, ma è stato dimostrato che alcune varianti genetiche influenzano la comparsa dell'asma, la sua gravità e le sue risposte ai trattamenti. Anche l'epigenetica, ovvero la possibilità che alcune modificazioni genetiche dovute all'ambiente possano essere passate alla prole, è oggetto di studio e sembra rivestire un ruolo importante nell'insorgenza dell'asma.

Tra i fattori di rischio genetici troviamo anche l’obesità, la quale, ha un impatto significativo sul rischio di asma e sulla prognosi. Studi epidemiologici hanno chiaramente dimostrato che l'asma è più probabile che si verifichi in pazienti obesi. Inoltre, le persone affette da obesità sono quelle che sperimentano più sintomi, peggiore qualità della vita, maggiore ricorso all'assistenza sanitaria e, in generale, un'asma più grave;

Contenuti selezionati per te