BPCO e riabilitazione respiratoria

La broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) è una malattia dell’apparato respiratorio, causata dal restringimento delle vie aeree. I pazienti con BPCO sperimentano sintomi persistenti, quali: difficoltà a respirare, tosse, senso di oppressione al petto, stanchezza. In alcuni periodi, che possono durare diversi giorni o settimane, i sintomi possono aumentare di intensità e richiedere il ricovero in ospedale.

 

La BPCO è una condizione cronica. Il fumo di tabacco e altre sostanze nocive, ad esempio polveri o gas inquinanti, hanno il potenziale di aggravare la malattia. Per migliorare la salute, occorre eliminare questi fattori di rischio  e consultare il proprio medico curante o uno specialista pneumologo che imposterà la terapia più adatta.

 

Ad accompagnare la terapia farmacologica, è importante anche la riabilitazione respiratoria, che aiuta il paziente a gestire la BPCO e a migliorare la funzionalità respiratoria.

 

Cos’è la riabilitazione respiratoria?

La riabilitazione respiratoria è un insieme di interventi volti a:

  • facilitare il respiro;
  •  aumentare la tolleranza agli sforzi fisici;
  • ridurre la stanchezza;
  • diminuire e, se possibile, eliminare i ricoveri in ospedale;
  • accrescere il benessere generale psico-fisico.

 

Un gruppo di diversi professionisti (fra i quali: medico pneumologo, infermiere, fisioterapista, dietologo, psicologo) progetta il programma di riabilitazione, secondo le necessità e le caratteristiche della singola persona. Anche i pazienti in età avanzata o con altre malattie traggono dei benefici dalla riabilitazione respiratoria.

 

Il programma può essere attuato anche presso il proprio domicilio e comprende varie modalità di intervento, come: esercizio fisico, drenaggio bronchiale e un’adeguata alimentazione.

 

Esercizio fisico

La BPCO influisce negativamente sui muscoli scheletrici (ovvero i muscoli controllati volontariamente) coinvolti nella respirazione. Infatti, i polmoni si espandono e si contraggono ogni volta che respiriamo grazie a diversi muscoli, come il diaframma. Tra le cause correlate alla BPCO che riducono la massa muscolare vi sono: sedentarietà, fumo di tabacco, infezioni, riacutizzazioni, livello basso di ossigeno nel sangue, corticosteroidi.

 

Gli studi scientifici confermano che, in caso di massa muscolare ridotta, le complicazioni della BPCO aumentano. A loro volta, le riacutizzazioni riducono la massa dei muscoli scheletrici. L’esercizio fisico ha lo scopo di evitare questi esiti; consiste in allenamento aerobico ed esercizi su gruppi muscolari specifici.

 

Passeggiare permette, con tempo e pazienza, di incrementare la resistenza fisica e la capacità aerobica, migliorando la salute del sistema cardiovascolare. In alternativa, si possono utilizzare il tapis-roulant o il cicloergometro. Quest’ultimo, simile alla cyclette, serve a monitorare i parametri cardio-respiratori e a regolare lo sforzo compiuto durante l’allenamento.

 

Per sviluppare la forza e la massa muscolare, sono necessari esercizi mirati. Sono coinvolti soprattutto braccia e gambe, utilizzando pesi o attrezzature da palestra. Aumentare la massa muscolare contribuisce a contrastare il peggioramento della BPCO. Inoltre, il vantaggio, rispetto alla passeggiata, è che si percepisce meno la mancanza di fiato. Le evidenze scientifiche suggeriscono però di combinare entrambi i tipi di allenamento (passeggiata ed esercizi) per massimizzare i risultati.

 

Un’ulteriore strategia è potenziare i muscoli coinvolti nella respirazione mediante dei dispositivi portatili. Lo scopo è aumentare progressivamente la quantità di aria che entra nei polmoni ad ogni inspirazione.

 

Drenaggio bronchiale

La BPCO aumenta le secrezioni nei polmoni, una conseguenza dell’infiammazione delle vie aeree tipica di tale malattia. L’infiammazione è spesso causata da sostanze nocive, fra le quali il fumo di tabacco. L’eccessiva quantità di secrezioni ostacola il passaggio di aria nelle vie aeree. Per ovviare a questo problema, si ricorre al drenaggio bronchiale, che consiste in manovre finalizzate alla rimozione delle secrezioni, liberando così le vie aeree.

 

I metodi noti sono:

  • drenaggio posturale: il paziente assume posture che facilitano il passaggio del muco dai bronchi alla trachea. Il muco potrà quindi essere eliminato con la tosse, l’espirazione forzata o un apposito aspiratore. Un fisioterapista indica al paziente come effettuare il drenaggio posturale. In alcuni casi, il paziente potrà praticarlo in autonomia;
  • tecniche manuali: durante l’inspirazione e l’espirazione, un esperto (un fisioterapista o una persona che offre assistenza) esegue percussioni sul torace del paziente ad intervalli regolari. Oppure, in fase di espirazione, un esperto comprime il torace del paziente con movimenti oscillatori. Queste manovre portano a tossire e espellere le secrezioni bronchiali;
  • tecniche respiratorie: sono effettuate dal paziente in modo autonomo, su guida iniziale di un professionista. Tali metodi agevolano la rimozione del muco con la tosse;
  • dispositivi meccanici: aumentano il flusso d’aria durante l’espirazione, così è possibile eliminare le secrezioni prodotte nei polmoni.

 

 

Alimentazione

Molti pazienti con BPCO sono sottopeso, pertanto faticano di più durante l’attività motoria, rispetto ai pazienti normopeso. Un piano di alimentazione adeguato fornisce i nutrienti indispensabili all’organismo e supporta il recupero di un adeguato stato di salute.

 

 

Il ruolo attivo del paziente

La riabilitazione respiratoria dipende da un’attenta valutazione della persona e delle sue esigenze. Il paziente svolge un ruolo attivo; seguire il programma di riabilitazione significa spesso introdurre delle nuove abitudini nella vita quotidiana. La costanza è fondamentale, altrimenti i sintomi della BPCO possono peggiorare.

 

Il paziente dovrebbe quindi far tesoro delle indicazioni che riceve dalle persone che lo assistono per:

  • sfruttare al massimo le proprie capacità fisiche, in totale sicurezza;
  • capire se e quando i sintomi stanno peggiorando e, nel caso, in quale modo reagire;
  • comprendere come integrare la riabilitazione respiratoria con l’eventuale assunzione di medicinali.

 

È opportuno incoraggiare il paziente a condividere le esperienze positive e negative che risultano dall’applicazione del programma. Questo aiuta ad instaurare un dialogo costruttivo e a trovare nuove soluzioni. Dopo aver sperimentato i vantaggi iniziali della riabilitazione respiratoria, il paziente sarà sempre più motivato ad applicarla, con effetti crescenti sul benessere psico-fisico.

Contenuti selezionati per te